Durante questo stage a Malta, ho lavorato come receptionist e anche un po’ come cameriera in un hotel chiamato Hotel Europa che è situato a Sliema che secondo me è in una posizione strategica perchè appunto è di fronte al mare, questo è uno dei suoi punti forti.
Non è stata la mia prima esperienza lavorativa in hotel, in quanto ho avuto la fortuna di fare tirocinio, sempre come receptionist, prima dell’inizio della pandemia. Essere partita per questa meravigliosa esperienza è stata la scelta giusta, perchè mi ha aiutato non solo nel mondo del lavoro ma anche nella vita. Sono sempre stata timida e introversa ma grazie allo stage sono riuscita a farmi avanti e a parlare con nuova gente anche in lingue diverse. Lavorare in hotel mi ha permesso di mettere in atto tutti gli argomenti studiati a scuola, ma non solo, mi ha permesso di mettere in pratica le lingue straniere come l'inglese, che ai giorni d'oggi è la chiave essenziale nel mondo lavorativo. Ogni giorno imparavo nuove mansioni, come per esempio si svolge la fase del check-in o check-out, inoltre ero sempre a contatto con ospiti provenienti da paesi diversi. Nell’hotel in cui ho lavorato, la maggior parte dei dipendenti proveniva da nazionalità diverse, e questo l'ha reso ancora più bello, chi era dell’Argentina, chi del Brasile, e così dicendo. Non ho fatto solo la receptionist ma bensì anche da cameriera qualche volta, la mattina insieme ai miei colleghi servivamo la colazione agli ospiti, era una colazione sia dolce che salata, ma una cosa che finivano sempre erano i pasticcini perché appunto erano buoni, fatti da uno chef greco. Riassumendo mi sono goduta questa esperienza che mi rimarrà per sempre nel cuore. Sara Chafrane
0 Comments
Mi chiamo Giulia e ho aderito a progetto Erasmus, destinazione Braga. È la seconda volta che partecipo a questo tipo di esperienza e sono rimasta molto soddisfatta. Sapevo già come funzionava, ma mi ero preposta comunque due obiettivi: crescita personale e arricchimento nel parlare lo spagnolo. E così è stato, con l’avanzare dei giorni e con la scoperta di cose nuove ho consolidato sempre di più questi obiettivi. I primi giorni di permanenza in Portogallo li abbiamo dedicati a conoscere bene la città (bellissima ed accogliente) in cui soggiornavamo, dopodiché appena abbiamo preso più confidenza siamo andati a visitare città limitrofe come Porto e Lisbona.
Durante il mio tirocinio ho lavorato presso un bar situato nella piazza principale, dove ho avuto grande possibilità di imparare meglio lo spagnolo. Sono rimasta molto contenta anche da questa seconda esperienza. Giulia Galli Essendomi diplomata in turismo ho fatto il mio tirocinio in un hotel e ricoprivo il ruolo di receptionist. Questa esperienza lavorativa mi ha fatta crescere molto dato che è stato il mio primo vero lavoro. Sono diventata una ragazza molto più organizzata, con un’idea di come dividere il mio tempo a disposizione durante la giornata e molto più mattiniera.. Ho sviluppato un forte senso di responsabilità verso i miei doveri, posso dire di essere diventata più adulta. Sono riuscita a mettere in pratica ciò che ho studiato negli anni passati ed imparato a collaborare in team per un lavoro migliore. Uno dei principali motivi di questo viaggio era migliorare il mio inglese e devo dire che ci sono riuscita. Con un lavoro dove si ha a che fare con il pubblico ho imparato a capire meglio la pronuncia di diverse nazionalità ed imparare tante nuove parole. Oltre alla mia crescita personale, ho potuto conoscere tante nuove persone da tutto il mondo. Ho avuto dei colleghi davvero simpatici e che mi hanno insegnato tantissime cose del loro lavoro e dato tanti consigli sulla vita. Ringrazio davvero tanto di aver potuto lavorare all’NSTS Campus Residence and Hostel, perché mi ha cambiata, in meglio ovviamente, e mi ha aperto gli occhi su ciò che voglio fare in futuro.
Francesca Stoppazini La mia esperienza lavorativa in Portogallo è stata al bar Tosga, nel centro di Braga. In questo periodo (autunno/inverno) non è molto frequentato durante la settimana e nel pomeriggio, ma la sera e nel weekend sembra un altro posto e si riempie di clienti con anche piccoli concerti. Ho lavorato come cameriere e non conoscendo il portoghese all'inizio era molto difficile capire le richieste dei clienti ma conoscendo abbastanza bene lo spagnolo me la sono cavata e in poche settimane ho iniziato a capire anche il portoghese. Mi sono trovato molto bene con i miei colleghi e il mio tutor, sono persone simpatiche e molto gentili che mi hanno aiutato molto anche fuori dal lavoro.
Tommaso Signorini Questa esperienza mi ha fatto crescere molto sotto ogni punto di vista. Mi ha lasciato maggiori capacità di adattamento in ogni situazione e una grande capacità di risolvere velocemente i problemi. Mi ha aiutato a fare chiarezza su cosa voglio fare in futuro. Mi ha fatto incontrare nuovi amici, persone speciali con cui si sono creati legami forti e ricordi indimenticabili.
Mi ha anche permesso di scoprire in ogni angolo un paese estremamente sottovalutato ma meraviglioso sia da un punto di vista naturale che culturale. Malta come isola mi ha fatto scoprire un mondo e un modo di vivere completamente nuovo; essendo un'isola estremamente multiculturale ho avuto modo di conoscere persone e culture di ogni tipo. Come tutte le cose non ha solo lati positivi, lungo il percorso ho incontrato difficoltà e ci sono stati anche momenti tristi dove mi chiedo chi me l'aveva fatto fare ma, in fin dei conti, è stata senza dubbio una delle esperienze migliori della mia vita. Angelica Sgarzi Durante questi 3 mesi ho lavorato presso la Sé Catedral de Braga, la cattedrale più importante della città; lavoravo come guida turistica facendo fare i tour nelle 3 cappelle presenti all'interno della struttura ecclesiastica e al coro alto presente all'interno della cattedrale. Facevo i tour in lingua inglese, italiana e a volte mi è capitato anche di fare tour in francese. Durante questa esperienza ho conosciuto turisti da ogni parte dell'Europa e del mondo, dai Paesi Bassi, agli Sati Uniti d'America, alla Cina, alla Slovenia fino alla Norvegia.
Anche con i colleghi mi sono trovata molto bene, ho conosciuto persone fantastiche, simpatiche e con alcuni di loro ho mantenuto i rapporti anche alla fine del tirocinio.C i sono state situazioni che mi hanno messo alla prova e sono sempre uscita vincitrice. Irene Prussiani Avete mai sentito dire la frase :"L'erasmus ti cambia la vita"? Ecco, ora posso dirvi che è vero.
A livello personale mi ha resa più aperta mentalmente, più pronta a nuove avventure, più vogliosa di esplorare ed imparare. Ho conosciute tante persone, imparato a socializzare, condividere, vivere al di fuori della mia zona di comfort in modo più libero e leggero. Adesso non ho più paura di uscirne, anzi, non vedo l'ora! Oltre agli aspetti sociali devo dire che mi ha aiutata ad essere molto più indipendente, organizzata ed ordinata. Mi ha preparata a convivere con altre persone, a gestire lo stress e le complicazioni, ad adattarmi a diverse situazioni che si creano sia sul lavoro che in casa con le coinquiline/amiche. Mi è servito davvero tanto partire e staccare un po' da casa, mi sento davvero una persona più consapevole e migliore. Delvento Barbara Prima di partire ho avuto paura, tanta. Di non trovarmi bene nel posto in cui sarei andata, di non riuscire a migliorare nella lingua, di litigare con le mie coinquiline. Ad oggi sono solo grata. Sono grata a Malta per avermi insegnato tanto e per avermi fatto vivere un esperienza indimenticabile che mi ha portato a trasferirmi in una delle perle del Mediterraneo.
Sono grata alle ragazze che hanno vissuto con me e che nel bene e nel male mi hanno lasciato qualcosa, sia a quelle con cui ci siamo urlate in faccia che a quelle con chi non sono riuscita a stringere così tanti rapporti. Sono grata soprattutto alle vere amicizie che ho trovato, a tutte le persone che ho conosciuto e all’amore che esse mi hanno dato. Sono semplicemente grata e perdutamente felice di aver trovato il coraggio di partire, di aver preso quella strada in salita che sembrava così tanto difficile, di aver scalato il mio Everest. E se volete proprio saperlo, è stata una scalata faticosa, durata tre lunghi mesi, che mi ha portato a mettere in discussione me stessa e tutte le mie credenze. Ne sono uscita come una persona migliore? Forse. Ne sono uscita cambiata? Assolutamente. Ho imparato tanto, ho riscoperto parti di me che credevo dimenticate, ed ho vissuto momenti di sconforto che mi hanno fatto sentire completamente a terra. Ma ne sono uscita, l’ho fatto a testa alta ed ho costruito una vita intera in soli tre mesi. Perché si, io a Malta adesso ci vivo, e mai sarò grata a nessun altro posto come lo sono stata a questa isola su cui il naufragar del mio mare interno mi ha portata. Ludovica Orlandi Dopo pochi giorni dall’arrivo a Santa Cruz siamo andati ad incontrare i nostri tutor aziendali e a visitare il posto dove saremmo andati a lavorare.
Ho lavorato nell’Ostello “Tenerife Experience” con il mio compagno di classe Domenico e i miei tutor erano Giovanni e Massimo. Il giorno successivo all’incontro abbiamo subito iniziato a lavorare: la prima settimana abbiamo fatto il pomeriggio mentre le altre tre settimane il mattino, il nostro compito era quello di svolgere i check-in e i check-out. I nostri tutor erano molto accoglienti e simpatici, ci avevano fin da subito fatto sentire a nostro agio e l’ambiente era molto famigliare, spesso i clienti si fermavano a parlare con me e Domenico. Abbiamo imparato molto e conosciuto persone fantastiche. Grazie a questa opportunità ho imparato quali sono i miei limiti e mi sono prefissata degli obiettivi ma soprattutto ho capito di aver scelto la scuola giusta che mi porterà ad avere un lavoro in un ambiente piacevole con un rapporto con i clienti amichevole e meno formale. Alexia Gardusi Ho lavorato nell'hotel Playa Park di Corralejo a Fuerteventura.
All'inizio ero molto in ansia, avevo paura di non capire e non riuscire a farmi capire in una lingua diversa da quella che parlo abitualmente. In realtà è stato un pò più difficile i primi giorni, il fatto di ambientarsi e iniziare appunto a comunicare in spagnolo, poi è stato tutto molto più semplice. I primi giorni ho lavorato alla reception dell'hotel, ero sempre affiancata da una persona dello staff e lavoravamo insieme; ho imparato: ad accogliere i clienti, ad effettuare il check-in, fare il check-out, inserire nel computer e controllare le prenotazioni. Le seguenti tre settimane ho preferito lavorare al ristorante e al bar. In questo caso: accoglievo i clienti e segnavo in quale stanza fossero per controllare quali pasti avessero compresi nel prezzo, apparecchiavo, sparecchiavo, pulivo i tavoli e infine sistemavo prima che arrivassero i clienti tutte le cose necessarie che servono (ad esempio: piatti, bicchieri, posate..). Invece, al bar, mi occupavo di: servire ciò che i clienti mi chiedevano (caffè, bibite varie, qualche snack..) e soprattutto ho imparato a fare qualche cocktails. Ho lavorato 4 settimane più o meno, in questo hotel mi sono trovata abbastanza bene, molte persone del personale erano davvero molto carine, mi hanno insegnato parecchie cose; quando non capivo qualcosa, me lo rispiegavano (capendo appunto il fatto che per me potesse essere difficile). Sono felice di aver fatto questa esperienza lavorativa, e soprattutto, di esser riuscita a portare a termine il tutto, grazie a me stessa. Aurora Mastrogiaco |